La pizza dolce di Beridde è una pietra miliare della cucina ebraica romana che si prepara in occasione delle “circoncisioni”.
Io ne vado letteralmente ghiotto e ogni volta che mi trovo dalle parti del Ghetto, è immancabile una capatina nella pasticceria kasher Boccione. Viene preparato con un impasto, simile ad una frolla, senza lievitazione al quale si aggiungono uvetta, frutta candita e frutta secca.
La sua particolarità sta nella cottura. Infatti sebbene la realizzazione sia davvero molto facile, la cottura, ad altissima temperatura, è determinante per ottenere quel classico effetto di bruciacchiato e croccante all’esterno e quella morbidezza e umidità all’interno.
Il nome “Pizza di Beridde” si dice derivi dalla forma dialettale della parola Berit Milah o Brit Milah che vuole dire Alleanza. Il riferimento sarebbe al rapporto creato tra Dio e il suo popolo, l’alleanza tra Yahweh e gli israeliti.
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Pizza dolce di Beridde
Ingredienti
35 g di farina di mandorle (potete farla da voi frullando finemente le mandorle pelate)
110 g di farina 00
50 g di zucchero
50 g di olio di semi (o arachidi o girasole)
35 g di vino bianco
Uvetta, precedentemente ammollata
Pinoli
Mandorle non pelate
Cubetti di cedro candito (o altri canditi)