I falafel sono una pietanza mediorientale costituita da polpette di legumi speziate e fritte. Tra i legumi più utilizzati le fave, i ceci e i fagioli tritati e conditi con sommacco, cipolla, aglio, cumino ecoriandolo. I falafel sostituivano la carne nei giorni del digiuno dei copti egiziani. Il termine è formato da tre parole che in coptosignificavano letteralmente ‘con tanti fagioli’. I falafel si servono normalmente con hummus, ma anche con yogurt e/o con verdure (in genere pomodori e cetrioli, sia al naturale che sotto aceto), in un pane arabo, la pita, soffice e basso che si arrotola facilmente oppure si apre come una tasca per contenere gli ingredienti.
Il grande successo dei falafel è dovuto alla loro economicità e praticità. In Medio Oriente sono reperibili ovunque, anche come cibo di strada, dalle bancarelle delle grandi città a quelle dei villaggi, o nelle stazioni di rifornimento nel deserto; in Europa sono stati introdotti dalle rosticcerie turche come alternativa vegetariana al kebab. In Italia alcuni ristoranti li servono sopra la pizza. L’ideale è mangiarli appena fatti: freddi o riscaldati perdono la loro fragranza.
Ingredienti:
400 g di ceci
1 cipolla
2 spicchi d’aglio
1 mazzetto di prezzemolo
1 cucchiaino di coriandolo macinato
2 cucchiaini di cumino
Olio EVO q.b.
Sale e pepe q.b.
Per friggere:
Olio di semi di arachide o girasole